Tutti i tuoi Bitcoin potrebbero essere in pericolo: una delle piattaforme più usate del mondo a rischio

Una delle piattaforme più usate è a rischio: i tuoi Bitcoin non sono più al sicuro. Di quale stiamo parlando esattamente?

Con il passare del tempo molti utenti hanno accumulato i Bitcoin. Si tratta di una delle criptovalute più famose che siano mai esistite. E nonostante il rialzo di prezzi del mercato, resta un token di tutto rispetto. La compravendita di questa criptovaluta è importante e non è un caso che sia durata sino ad ora. Tuttavia c’è qualcosa che bisogna sapere per quanto riguarda questa criptovaluta.

bitcoin in pericolo
I tuoi Bitcoin potrebbero essere in pericolo: attento – Neuragate.it

A quanto pare i Bitcoin non sono più al sicuro. Vale a dire che alcuni, cioè quelli depositati in una specifica piattaforma, potrebbero essere in pericolo. Parliamo di una situazione pericolosa per tutti coloro che ne fanno uso per lavoro. Un evento del genere può mettere in difficoltà tantissimi investitori al giorno d’oggi. Ma che cosa sta succedendo di preciso? Continua a leggere per scoprirlo: è una faccenda piuttosto seria.

Bitcoin, se li hai depositati in questa piattaforma sei nei guai: sono a rischio

Dalle recenti dichiarazioni sappiamo che la causa contro Coinbase, instaurata sui titoli della Securities and Exchange Commission, non è ancora cessata. Sta continuando tutt’ora e non pare che sia stato trovato un accordo. A riferirlo è il giudice distrettuale Katherine Polk Failla, che ha stabilito una sentenza importante. La SEC ha sostenuto che Coinbase opera in quanto borsa e agenzia di compensazione ai sensi delle leggi federali. Si impegna nell’offerta e la vendita non registrata di titoli.

Tutti i Bitcoin potrebbero sparire
Perché i nostri Bitcoin sono in pericolo? – Neuragate.it

Ma molti utenti non sono d’accordo al riguardo. Sostengono che le leggi federali non siano sufficienti per effettuare un controllo adeguato sulle criptovalute. Il giudice, però, ha respinto le contestazioni. Questo perché le transazioni contestate rientrano nel quadro generale e sono valide da 80 anni ormai. Il fatto che abbiano nel loro nome “cripto” non implica che abbiano qualcosa di sbagliato. Non nel territorio degli Stati Uniti d’America almeno.

Tuttavia una di queste contestazioni non è risultata falsa. La giudice ha tenuto in considerazione la possibilità che SEC non fosse un broker. E difatti è così dato che il Wallet digitale viene reso disponibile a tutti i clienti. Ciò significa che non agisce in quanto investitore, seppur tutto il resto sia vero. Per il momento i Bitcoin depositati non sembra che si trovino in pericolo. In ogni caso suggeriamo di tenervi aggiornati su questo argomento. Soprattutto se utilizzate questa exchange internazionale.

Gestione cookie