Due truffe informatiche stanno spaventando il mondo: quando ce ne accorgiamo è già troppo tardi

Due truffe informatiche stanno facendo tremare gli utenti; sebbene sembrino richieste veritiere, hanno il solo scopo di svuotare il conto.

In questo periodo storico siamo inondati da truffe di tipo informatico. Il motivo? L’avvicinamento sempre più significativo della popolazione a tutto ciò che riguarda l’ecosistema digitale. Anche la fetta di persone che dapprima schivava con una certa bravura i servizi online, ora si trova costretta ad utilizzare applicazioni come Whatsapp e posta elettronica. Se da una parte tutto questo è un bene, dall’altra può rivelarsi estremamente pericoloso.

Truffe informatiche
Le truffe informatiche più efficaci – (neuragate.it)

Truffare una persona dietro uno schermo pare essere più semplice che farlo di persona, e a parlare sono le statistiche in costante crescita. Ad andare a braccetto con questo incremento è anche l’Intelligenza Artificiale, ad oggi in grado di generare documenti istituzionali e persino simulare la voce di qualcuno. Insomma, i rischi sono tanti, per questo motivo si rivela importante saper conoscere le principali tattiche di phishing, così da contrastarle sul nascere.

Le due truffe informatiche più efficaci nel 2024

Si parla di efficacia, questo perché molte persone decidono di non denunciare poiché si sentono in un certo senso ‘ingenue’ ad essere state manipolate. La verità però è che tali strategie sono talmente sottili da poter ingannare anche la mente più acuta.

Le truffe informatiche più efficaci
Truffe online 2024 – (neuragate.it)

Iniziamo in grande stile da lei, la truffa ‘antispam’, che sebbene il nome sembri una sorta di protezione, è volta a svuotare il conto della vittima. In questo caso a contattare l’utente è la propria banca, o almeno coloro che si spacciano per essa. La comunicazione arriva via SMS, dove viene chiesto al proprietario del conto di cliccare un link.

Questo indirizzo reindirizza ad una pagina autorevole e apparentemente reale, dove viene chiesto di scaricare un’app antispam, ossia per contrastare le ipotetiche frodi. In tutto ciò, viene addirittura chiarito che un funzionario della stessa banca si metterà in contatto con il cliente per discutere dell’importanza di questa procedura.

Tuttavia, la verità è ben diversa. Nel momento in cui si fa accesso a quest’app, i cyber criminali avranno totale accesso ai dati del telefono, compresi quelli bancari. In questo modo sarà possibile svuotare il conto. Il consiglio? Ovviamente non aprire alcun link, ma chiamare direttamente la propria banca.

La seconda truffa pare ancora più credibile. In questo caso la vittima riceve un messaggio vocale su Whatsapp dal proprio capo che chiede al dipendente di effettuare un trasferimento bancario. Visto che la voce si presenta uguale, oltre poche domande lecite, l’ignara vittima accetta senza indugiare.

Tuttavia, sebbene sia identica, la voce non è altro che un camouflage. I deep fake (così vengono definiti), utilizzano l’Intelligenza Artificiale per creare nuovi contenuti come immagini, video e anche registrazioni audio apparentemente autentiche. Questo può accadere con la voce del datore di lavoro, ma anche con quella di figli, amici e parenti. Non a caso, questo tipo di raggiro è conosciuto anche come la ‘truffa dei nonni’. Il consiglio? Anche in questo caso è necessario non credere a richieste inusuali, ma verificare la fonte prima di agire.

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